Coyhaique, 28 gennaio 2016
È più facile dirlo che farlo, trovare un posto su un autobus è stata un’impresa ma Sabrina sa i trucchi del mestiere non accessibili ai comuni mortali e dunque abbiamo i posti prenotati… basta solo arrivare al terminal senza collassare sotto il peso dei bagagli. Infatti se prima avevamo zaini pesanti + 1 bagaglio a mano ciascuno ora si aggiungono libri, carte, cibo. Alcuni libri e carte le lasciamo da Romà. E poi io sono con la schiena a rischio… proprio in questo frangente. Mi sono spalmato tutte le pomate e ho preso tutte le pasticche di cui disponevo. Ho oggi un volo prenotato e il 31 devo 8devo) essere a Tortel sennò salta il resto dell’organizzazione. E non è facile organizzare un viaggio in un luogo dove non va nessuno. Per inciso, non abbiamo ancora la conferma ufficiale che troveremo la barca dove salire ma se quella salpa il 1 febbraio a noi ci vogliono 3 giorni per arrivare a Tortel e quindi andiamo anche nel dubbio. Il viaggio fino a Puerto Montt si svolge in bus a 98 km/h in una delle zone più antropizzate del paese. Molta autostrada (con pedaggio) ma accumuliamo ritardo e a Puerto Mont tocca poi fare le corse e prendere un taxi per arrivare all’aeroporto. Il volo è superpieno ma dura meno di 40 minuti. Atterriamo a Coyhaique e siamo circondati da gruppi di giovani con zaini corposi che vanno in vacanza nell’Aysen o sulla Carretera Austral.

Caretera Austral, 29 gennaio 2016





