Diario di viaggio Sara & Enzo

Cara Sabrina,

per noi è stata davvero una bella esperienza. Non sappiamo dire cosa ci è piaciuto di più, tutto è stato meraviglioso.

Sicuramente possiamo dire a cosa non rinunceremmo mai: visitare Puerto Iguazù con Laura, l’incontro con la comunità Guaranì e campesino, Luis e Flavia come guide. Ah, e mai avrei pensato di dirlo, ma un giorno in più a Buenos Aires ci voleva, è una città veramente bella e da gustare a piedi.

Però c’è una cosa che ci ha colpito molto fin dai primi giorni e si è sempre riconfermata: la gente. Le persone hanno reso questo viaggio davvero unico.

Ci siamo sempre sentiti accolti, erano pronti ad aiutarci, disponibili e pazienti nonostante conoscessimo poco la lingua. Mi riferisco alle guide e agli incontri casuali fatti.

Ci siamo sentiti sempre a casa e molte sono le guide che porteremo nel cuore.

L’altra cosa incredibile dell’Argentina è che tutto ha una soluzione! L’insorgere di un problema non è un dramma, semplicemente lo si affronta attivando una rete di relazioni e solidarietà reciproca. Saremo stati fortunati noi negli incontri? Non so, ma certamente gli incontri fatti resteranno nel cuore tanto quanto le bellezze naturali viste.

Ci ha colpito molto quando Andres ha detto che lì la gente si aiuta molto, poi voleva sapere gli italiani come sono. Non siamo tutti uguali in Italia ovviamente, ma, almeno qui dove viviamo noi, la gente è più diffidente verso l’altro e poco propensa ad aiutare chi non conosce. Forse è anche per questo motivo che siamo rimasti molto colpiti dalle persone.

Ti allego due diverse note di viaggio: una scritta al rientro e l’altra scritta giorno per giorno. Fanne ciò che ritieni opportuno, tienile per te o condividile.

Non so se ti possono servire anche un paio di foto, te ne allego qualcuna nella libertà di usarle o no.

Ho sbirciato il blog ed è bellissimo e molto interessante!

Ti auguriamo un buon viaggio e felice ritorno in quella magnifica terra.

Grazie davvero.

Sara e Enzo

24/08/2022 Riassunto del viaggio

“No sabía que ponerme y me puse feliz” (cit graffito su un muro di Esquel)

2 anni di attesa per partire

12 voli presi (di cui 8 voli “domestici” e l’ultimo quasi perso)

1 zaino sulle spalle da 11 kg

Quantità indefinita di alfajores e dulche de leche in corpo

quasi 17 giorni con piatti a base di carne

1000 foto da selezionare (non vedo l’ora di avere tra le mani il mio diario di bordo fotografico)

Circa 100 km percorsi a piedi e mas o menos 3000 km in auto

1 stretta al cuore dentro ESMA con Flavia come guida

2 orecchie spalancate per sentire i movimenti del Perito Moreno

1 delusione perché non puoi definirti capitale del trekking e chiudere tutti i sentieri

1 inaspettato gelo antartico mentre gli italiani pativano i 40 gradi

1 preoccupazione per l’auto che slittava sulla neve nel bosco fino a bloccarsi

1 notte a 0 gradi senza riscaldamento perché si è rotto il gruppo elettrogeno nella notte

1 attimo senza fiato quando la balena esce dall’acqua davanti a te e passa sotto il tuo gommone

2 persone con cui “improvvisare” conversazioni su politica, musica, tradizioni, cambiamento climatico in spagnolo (parece que lo hablo bien, pero no es verdad!)

1 innamoramento per la selva e il sentiero Macuco ❤

6 punture come regalo della selva i cui segni sono visibili ancora oggi

1 grande fatica in bici per le strade in salita di Puerto Iguazù

1 infinita riconoscenza alla comunità Guarnì che ci ha accolto

1 attraversamento del fiume a piedi nudi con un piccolo graffio (l’unica pietra appuntita potevo beccarla solo io!)

1 reserva desaparecida con il brivido di trovarsi alle 23:30 senza un letto e un tetto sotto cui dormire

1 bonus angelo salvatore che ha risolto il problema sopra e ha trovato prontamente una soluzione (ma nella vita a quanti bonus abbiamo diritto?)

6 giorni con Luis tra le bellezze dei dintorni di Salta e la sua dolcezza da abuelo

1 amore per la parola “mirabo”

1 partecipazione alla festa della Pachamama in famiglia con tanto di ofrenda

1 merenda a base di tortilla alla parilla in cima al cerro al tramonto

1 salita al cerro con una pietra per la pachamama e un sentiero indefinito perché “si va dove la naturaleza ce lo consente”

1 candela magica accesa per la notte fuori dalla camera di Cachi

1 incanto per i cardones

1 distesa di sale indescrivibile tanto quanto la forza del vento

14 colori in una montagna anche se ne abbiamo contati meno

Alcune lacrime versate per salutare Luis, forse è stato più di una semplice guida

1 città grande come Buenos Aires piena di meravigliosi parchi verdi

8 film visti di cui 3 non terminati

1 rapina: 3,85€ per 500 ml di acqua naturale all’aeroporto di Madrid

Infinite persone gentili e accoglienti verso noi che eravamo lo straniero.

Immense emozioni fisse nel cuore

27 giorni lontani da casa … come li racconto in poche righe??

“Esto parece un sueño real”

CHIEDITI OGNI SERA: COSA TI HA STUPITO OGGI?

28/07 Parece un un sueño real! Somos en Argentina! Oggi è stato giorno di proteste: chi non vuole lavorare per vivere di sussidi e le madri dei desaparecidos.

29/07 Atelier di Celia Chevair: donna naif che dipinge la sua infanzia con l’auto bordeaux e l’aereo che lascia le scritte nel cielo. Ancora non ci credo che sale su quella scala pericolante per andare a dipingere. Incontro perfetto immerso nella bellezza colorata di La Boca.

30/07 ESMA: Flavia è una guida strepitosa ma quello che racconta è una pugnalata e stretta al cuore. Tra le tante cose ascoltate una non esce dalla mia testa (sarà che sono maestra): i figli delle donne rapite venivano portati via e adottati da altri, a volte dagli stessi uccisori dei loro genitori biologici. Puoi immaginare lo shock di scoprire a 30 anni o poco meno la tua vera identità? E il lavaggio del cervello era così forte che alcuni addirittura si scusano con la famiglia adottiva per come erano i loro genitori.

Per riprendersi è stato necessario lasciarsi affascinare dai giardini di Palermo.

31/07 Propensione della gente a conversare con gli sconosciuti. Riserva ecologica, una signora anziana vedendoci guardare tra gli alberi si è incuriosita (“Chicos, que pasa? Hay un pajaro?”) e da qui abbiamo scambiato alcune battute. Questa tappa la inserirei in qualsiasi tour! Camminare nella natura in piena città, vedere animali, arrivare al fiume che pare un mare…

01/08 L’immensità del ghiacciaio Perito Moreno e il suono del temporale mentre si rompe o staccano i pezzi. L’unico ghiacciaio che avanza mentre gli altri si sciolgono (anche se, in realtà, avanza perché gli altri ghiacciai sciogliendosi lo nutrono).

02/08 L’alba rossa alle 8:20 (prima buio pesto), poi l’arancio e il giallo, poi, solo alle 9:20 tutto prende colore ma ancora di una tinta rosata come il sole. Per poi tramontare verso le 19:00 ancora con lo stesso giallo-arancione.

03/08 La vista dall’aereo: nuvole, montagne, città a quadre, canali a forma di albero della vita, tramonto. Oggi abbiamo solo viaggiato.

04/08 Fa un freddo indicibile! Ma abbiamo camminato verso il cerro Campanario per vedere tutto il circuito Chico. Il lago escondido una vera meraviglia!

05/08 Tormenta di neve improvvisa e necessità di ritornare a Traful. Nonostante l’auto adatta non siamo riusciti a procedere, però che bello il paesaggio che si imbianca! Oggi parole nuove imparate: huapi (isola); pudù pudù (piccolo piccolo).

06/08 Il taxi ci dà buca ma ne usciamo bene! Bellissimo raggiungere la laguna Zeta ghiacciata con lo zaino in spalle (il deposito era chiuso) e la neve sotto i piedi e giù dal cielo. Gelo super! Nuovo scoperta: chi chiede la propina!

07/08 Vedere le balene dalla spiaggia mentre passeggi è indescrivibile!

08/08 Nella notte è saltata la corrente, stamattina mentre parlavamo in stanza usciva il fumo dalla bocca. Fuori era buio pesto e l’unico modo per andare in bagno era con la torcia sulla fronte. Questa esperienza non la dimenticheremo come il resto della giornata. Le balene sotto la barca e a due passi?? WOW! E la distesa di pinguini morti sulla spiaggia?? Che colpo al cuore!

09/08 Racconto delle tecniche di uccisione dell’orca: sfrutta l’onda o affoga la balena tenendola sott’acqua. Mi affascina ancora come animale, ma è davvero un killer! Parlare con Andres di diverse tradizioni è davvero piacevole, un vero scambio reciproco. Però non l’abbiamo convinto che il Natale è bello anche in inverno con il freddo e senza spiaggia!

10/08 Ma quanto sono disorganizzati e confusionari i brasiliani? Il volo ne è pieno.

11/08 La selva del Parco Iguazù è spettacolare! Il sentiero Macuco irrinunciabile! Anche perché c’è pochissima gente e ovviamente è pieno di animali!  E quante farfalle! Entrerei in questo parco per diversi giorni consecutivi.

12/08 Ogni problema trova una soluzione. Cataratas dal Brasile belle, ma rinunciabile. Imperdibile l’incontro con Santiago della comunità Guaranì e il giro in bici con Laura. Laura è energia pura, Santiago ha risposto alle mie mille curiosità e la vita di questa cultura mi affascina e cattura come se ci fosse un filo invisibile che mi lega alla selva.

13/08 La chacrita e l’esperienza Mbocay di cammino nella selva e pranzo in piena natura li rifarei mille volte! Ma dobbiamo proprio partire? Vorrei fare altre cose con Laura, è tutto stra interessante e necessario da vedere per non illudersi che tutto sia come il Parco e l’area hotel. Puerto Iguazù è bella per quello che è davvero, non per la facciata che mostra ai turisti.

14/08 La vita dei campesino condivisa in famiglia è bellissima. Vivere la festa della Pachamama insieme, offrendo noi stessi cose alla Madre Terra (perfino del vino!) e preparando tortilla a la parilla da mangiare insieme in cima al cerro al tramonto. I racconti di Silvestre: la fatica di ottenere l’acqua e le domeniche passate a lavorare, il sentiero che porta a delle incisioni rupestri con i lama raccontato dalla nonna e che vorrebbe renderlo accessibile a tutti ma con moderazione perché non venga vandalizzato da un turismo di massa.

15/08 La strada per la cascata con Silvestre indimenticabile: ho fatto passaggi che non avrei pensato di poter fare! E quanto è bella Cachi? Sarebbe piaciuta a mio nonno …

16/08 Ma quanto è faticosa per i cardones crescere?

17/08 Ma quanto è bella la Salinas Grandes?! E il colore dell’acqua? E il vento quanto soffia?

18/08 I colori del Hornocal sono stupendi e Luis ha una energia incredibile!

19/08 Ho pianto. Non volevo salutare Luis. Fino all’ultimo secondo l’ho guardato andare (e lo ha fatto anche lui perché doveva essere sempre sicuro che fossimo al sicuro). Non so, dopo tutti questi giorni e discorsi non era più solo una guida. E poi ci ha augurato una vita di coppia felice basata su pazienza e tolleranza.

20/08 Il taxista si è rivelato un’ottima guida! Ci ha mostrato e raccontato il peggio di Buenos Aires, le difficoltà che stanno attraversando gli argentini e ci ha aiutato ad ampliare la visuale su questa città. Tigre, comunque, è più bella di Venezia!

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